Bocciato!
Nella mia frammentata carriera universitaria non mi era mai capitato di essere bocciato ad un esame...ma mai avrei immaginato in questo modo. E soprattutto all'ultimo esame.
Esame di Costruzioni di Macchine, ultimo esame per l'appunto:
La settimana scorsa porto il progetto di un serbatoio di gpl ed era tutto ok, anzi ricevo anche i complimenti dal prof.
Ieri scritto e orale. Prova scritta: il dimesionamento di un tubo in pressione incastrato tra due travi e verifica delle sollecitazioni sulle travi.
Inizio l'esercizio con il dimesionare lo spessore del tubo rispetto alla pressione...ad un certo punto ho la necessità di trasformare i bar in N/mm2, non facendo questo tutti i giorni, ma essendo un munnezzaro, chiedo al prof il fattore di conversione o almeno di consultare un manuale. (Lo so!Per uno studente di ingegneria queste cose sono pane quotidiano, ma io non sono più uno studente di ingegneria). Insomma il prof ritiene inaccettabile questa mia lacuna, vado avanti e tra i dati dell'esercizio manca il carico di rottura dell'acciaio utilizzato, anche in questo caso il mio approccio è " sono cose che posso trovare su un manuale", anche in questo caso il prof. mi contesta che queste cose un ing. le deve sapere...insomma l'esame è stato tutto così.
Quello che mi fa incazzare è che non mi è stata contestata l'impostazione della soluzione (che era giusta), ma le stronzate di cui sopra.
Sono incazzato nero e più ci ripenso e più mi incazzo.
Esame di Costruzioni di Macchine, ultimo esame per l'appunto:
La settimana scorsa porto il progetto di un serbatoio di gpl ed era tutto ok, anzi ricevo anche i complimenti dal prof.
Ieri scritto e orale. Prova scritta: il dimesionamento di un tubo in pressione incastrato tra due travi e verifica delle sollecitazioni sulle travi.
Inizio l'esercizio con il dimesionare lo spessore del tubo rispetto alla pressione...ad un certo punto ho la necessità di trasformare i bar in N/mm2, non facendo questo tutti i giorni, ma essendo un munnezzaro, chiedo al prof il fattore di conversione o almeno di consultare un manuale. (Lo so!Per uno studente di ingegneria queste cose sono pane quotidiano, ma io non sono più uno studente di ingegneria). Insomma il prof ritiene inaccettabile questa mia lacuna, vado avanti e tra i dati dell'esercizio manca il carico di rottura dell'acciaio utilizzato, anche in questo caso il mio approccio è " sono cose che posso trovare su un manuale", anche in questo caso il prof. mi contesta che queste cose un ing. le deve sapere...insomma l'esame è stato tutto così.
Quello che mi fa incazzare è che non mi è stata contestata l'impostazione della soluzione (che era giusta), ma le stronzate di cui sopra.
Sono incazzato nero e più ci ripenso e più mi incazzo.
Etichette: e che cazzo, ingiustizie, università
7 Comments:
Hai incontrato un uomo (?) che non ha mai lavorato, ecco cos'è quella bestia da terza elementare che si spaccia per un professore e che ti ha rotto i marroni in una maniera indescrivibile. Tutti i giorni, accade, tanto per farti un esempio, di non ricordare le frequenze di funzionamento dell'UMTS e quello che si nasconde dietro: non mi sono mai sognato di imparare tutto a memoria, ma vado a vedere le info sul manuale (giusto un attimo)(tra l'altro, vedere sul manuale, fa molto ingegnere).
:-)
Ridiamoci su, va, che è meglio. stai su, puntoeacapo.
Si devo dire la verità una vera merda cosmica
Caro Albi, siamo Pietro Ilaria e Lucia..., che sorpresa trovarti quì!!!
Molto bello tutto questo. C'è tanto da dire e fai bene a dirlo.
Mi dispiace della disavventura ma l'università insegna anceh le cazzate della vita. Ad un mio amico un prof. gli disse: meriteresti 30 ma ti voglio insegnare che nella vita ci sono tante ingiustizie e ti metto 27...!!!!
Lasciamo correre.
Io ti vorrei parlare di munnezza... per questo ci sentiremo in un altro momento perché mo sta tardi. Ciao, ti abbracciamo PiL
Carissimi sono felice di vedervi visitare il blog! scriveteci ... scriveteci... poi abbiamo anche la mail!
baci Teresa da Padova
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anche se arrivo sempre con un attimo di ritardo a leggere il tuo blog (è buono come esempio di eufemismo?) e se mi avevi appena raccontato il tutto, leggere mi fa sempre pensare ...e ridere.
No so che cazzo centrino i bar con la linea verde della metropolitana milanese, ma purtroppo c'è solo da prenderla sul ridere!!!
Sei un grande Alberto...e la tua Teresa non poteva essere da meno!
Non so come senza basi si possa andare avanti amico mio ma devo dirti che queste cose dovevano emergere ai primi esami,almeno non ti bocciavano all'ultimo esame
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